Dopo aver
provato ad andare in Algeria ed in Turchia con Desartica, ed aver visto fallire,
per varie ragioni, questi progetti, Eugenio ci ha proposto un viaggio che
io e Lorella desideravamo da tempo, il giro in fuoristrada del Marocco.
Da tempo pensavamo al Marocco, ma lo avevamo sempre scartato perché
per andare dalla Sicilia a Tangeri, da Palermo a Tangeri, occorre prendere
due navi passando da Genova, con un impiego di tempo di circa otto giorni,
tra andata e ritorno.
Ho espresso queste perplessità ad Eugenio, ed eravamo ormai vicini
alla rinuncia, quando ci è venuta un'idea: e se prendessimo un fuoristrada
in affitto?
Questa idea si è poi concretizzata nel progetto di portare un Toyota
80 in nave da Genova e vederci a Fez, dove saremmo arrivati in aereo, per
iniziare insieme il viaggio. Era fatta! Occorreva solo organizzarsi, ed il
Marocco era ormai a portata di mano.
Organizzarsi: a prima vista sembrava facile, ma nei fatti, per chi è
abituato a caricare tutto sulla propria macchina, perfettamente organizzata
con il posto destinato ad ogni cosa, non era una cosa facile. L'aereo poneva
limitazioni di peso e, anche limitando al massimo il bagaglio, si sforava
di parecchio il limite imposto. L'unica possibilità era quella di spedire
un bagaglio a Desartica, che lo avrebbe caricato direttamente sull'auto, in
modo da trovarlo disponibile in Marocco.
Così ho comprato il borsone più grande che ho trovato, un mostro,
e l'ho spedito a Milano. Immagino la faccia di Eugenio quando si è
visto recapitare il container telato che gli ho inviato.
L'altro problema che si poneva era proprio l'auto. Si tratta di un Toyota
80 a cambio automatico, ed io non avevo mai guidato con l'automatico. Era
proprio una sfida! Fare un tour in fuoristrada per la prima volta senza il
mio fedele Patrol GR, e per giunta con un cambio automatico! Ho deciso di
accettare la sfida, e a questo punto nulla ci poteva più fermare.
Ci siamo visti all'aeroporto di Fez, e da li è cominciata l'avventura.
Sette equipaggi più l'Unimog (denominato affettuosamente "il Mog")
provenienti da tutte le latitudini: Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio, Marche,
e noi dalla Sicilia. Quelli più a sud eravamo noi, ma d'altra parte
era ovvio, perché più a sud di Ragusa c'è solo il mare.
Inizio a guidare, non senza difficoltà, l'80 che mi era stato affidato
ed iniziamo a dirigerci verso sud. Da quel momento hanno cominciato a srotolarsi
senza interruzione, una serie di panorami sempre diversi, sempre entusiasmanti,
sempre affascinanti che ci hanno accompagnato per tutto il viaggio.
Credo che sia impossibile descrivere la bellezza dei posti, e di alcuni di
questi non saprei neppure citare i nomi, ma è certo che, per parecchi
giorni, abbiamo attraversato strettissimi sentieri in montagna, corredati
da doveroso burrone, su cui il Mog passava a stento, incredibili lunghissime
vallate inaccessibili, colonizzate da stupende palmerarie e campi coltivati
di una bellezza strepitosa, canyon pazzeschi dalle pareti verticali tra cui
le auto passavano a stento, deserti di sabbia dalle morbide dune, ed aspri
deserti di roccia in cui vive una strana forma di scoiattoli, lunghissimi
sterrati scassa schiena e spettacolari spiagge sull'oceano che abbiamo percorso
sulla battigia, con il mare a sinistra ed il deserto a destra per più
di 40 chilometri.
Come dicevo prima, non saprei elencare tutti i posti, e per questo pubblico
qui il programma
ufficiale di Desartica, per chi volesse conoscere i dettagli.
Quello che, invece, mi preme di riuscire ad esprimere, è lo stupore
che provavamo ogni giorno, percorrendo le piste del Marocco. Noi conosciamo
bene la Tunisia, e siamo stati più volte in Libia, ma il Marocco è
un'altra cosa! Il Marocco contiene tutto! Contiene bellezze di ogni tipo e
lo stupore ti assale ogni volta che fai una curva e ti si presenta un panorama
nuovo! E' un paese che occorre andare a vedere, e possibilmente in fuoristrada
con una organizzazione come Desartica.
Abbiamo visto anche qualche città, come Marrakech o Fez, ma anche se
bellissime, alla fine sono una delusione. La vera bellezza è fuori,
è nella natura incontaminata, è nelle zone desertiche, è
nei monti, è nelle coste atlantiche costeggiate dalla falesia tinta
di rosso dalla sua vegetazione, è nei pastori che incontri nei posti
più sperduti con le loro enormi greggi (che Lorella, al solito, ha
fotografato pecora per pecora), è nelle donne coloratissime che, insieme
ai propri asinelli, portano carichi improponibili.
E queste cose le puoi vedere solo se esci dagli hotel e ti immergi nel territorio
con la tua auto, fuori dai percorsi turistici industrializzati.
Vogliamo ringraziare l'organizzazione, nelle persone di Eugenio e Luisa, con
la partecipazione di Mary, e tutti i colleghi partecipanti che con la propria
simpatia e disponibilità hanno reso questo viaggio ancora più
piacevole.
Voglio ringraziare anche l'80. Veramente una gran macchina. Mi ero persino
affezionato al cambio automatico...
Un saluto e alla prossima…
Fausto e Lorella
Il percorso
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Le tracce
Le
tracce in formato Google Earth percorso
marocco 2015.zip
Le fotografie
Le foto di Lorella selezionate da Fausto. Non sono le più belle, ma danno un'idea del viaggio: Album per PC Album per smartphone Le foto di Lorella: (in attesa) Le foto di Massimo Mannucci Album per PC Il video di Massimo Mannucci Video Le foto di Lorenzo Album per PC |